Laodicea

Laodicea è un'antica città situata nella valle del fiume Lycus in Anatolia, vicino a Hierapolis e Colossae, nella provincia di Denizli. Fu fondata nel III secolo a.C dal re seleucide Antioco II in onore di sua moglie Laodice. La città si trovava in Frigia, al confine con la Caria, e occupava un'importante posizione nella valle che era una via commerciale naturale per le carovane dal Mar Egeo all'entroterra o viceversa, quindi prosperò nel corso dei secoli.

Nel 188 a.C entrò a far parte del Regno di Pergamo e successivamente cadde sotto il dominio romano nel 133 a.C. Nel 60 a.C venne resa al suolo da un potente terremoto durante il regno di Nerone ma poi fu ricostruita. Soprattutto all'inizio del II secolo d.C e poi del III secolo d.C, durante i regni degli imperatori romani Adriano e Caracalla, la città visse nuovamente i suoi tempi di massimo splendore. Divenne un importante centro di prodotti di lana e cotone, nonché un ricco commercio e le arti.

Durante il periodo bizantino Laodicea divenne un importante centro della cristianità e una delle Sette Chiese dell'Apocalisse, trasformando la città in sede arcivescovile. Apparentemente Laodicea ricevette il Vangelo non da San Paolo ma dal suo aiutante Epafra durante il periodo in cui Paolo era ad Efeso. Nel IV secolo Apollinare di Laodicea propose la teoria, chiamata come "Apollinarismo", considerata eretica dalla Chiesa cattolica.

Alla fine del V secolo d.C un altro potente terremoto distrusse la città, dopo di che la città perse la sua importanza e non poté mai tornare ai suoi bei tempi passati. La città non è mai stata ricostruita dopo questo disastro naturale ed i suoi abitanti si sono trasferiti nelle città vicine, come Denizli.

Agli inizi degli anni '60 furono effettuati i primi scavi a Laodicea, durante i quali furono rinvenuti il ninfeo (fontana monumentale) e parti degli acquedotti. Successivamente non sono stati effettuati scavi per diversi anni fino a tempi recenti. Oggi, arrivando al sito archeologico si possono notare un grande stadio (355 metri x 65 metri) dedicato a Vespasiano e costruito nel 79 d.C, alcuni sarcofagi nella necropoli al di là del letto del fiume, due grandi anfiteatri, un odeon, una palestra, una porta a tre arcate dedicata a Domiziano, un ninfeo dell'inizio del III secolo d.C, una cisterna e l'acquedotto.