Göbekli Tepe è uno dei siti archeologici più famosi in Turchia, scoperto recentemente nella provincia di Sanliurfa, nel sudest del paese. Il sito risale al periodo Neolitico e Mesolitico cioà all'età della pietra, intorno ai 11 mila a.C. L'importanza del sito deriva dalla scoperta di un tempio di pietra che sarebbe il più antico esempio che sappiamo fino ad oggi. Ciò vuol dire che circa 10 mila anni prima della fondazione dell'Impero Romano, oppure circa 8 mila anni prima degli Ittiti, e circa 7 mila anni prima della costruzione dei Grandi Piramidi dell'Egitto e poi di Stonehenge in Inghilterra, il Gobeklitepe già esisteva come un centro di culto nel cuore dell'Anatolia. Questo probabilmente fu un culto di tipo sciamanico come quelli presenti nelle culture Sumera e della Mesopotamia.
Gobeklitepe si trova su una collina artificiale a circa 15 km nordest della città di Sanliurfa. La parola in turco vuol dire "la collina con la pancia", derivata dalla sua forma. Il sito era scoperto nel 1963 da un gruppo di antropologi turchi ed americani, però i primi scavi scientifici sono cominciati nel 1995 da una missione di turchi e tedeschi, che ancora oggi lo scavano insieme alle università tedesche di Heidelberg e di Karlsruhe sotto il capo Dr. Klaus Schmidt.
Gli scavi hanno portato alla luce un santuario monumentale costruito da diversi forme di pietra in calcare, soprattutto a forma di "T", localizzato su una collina artificiale con un diametro di circa 300 metri, e circondato da muri in pietra grezza. Queste pietre a forma di "T" pesano fra 10-25 tonnellate ciascuna che raggiungono i 3 metri di altezza e sopra hanno dei bassorilievi di cinghiale, volpe, leoni, uccelli, serpenti, scorpioni, formiche, tori, insetti ecc e anche diversi motivi geometrici. Fino ad ora circa 40 enormi monoliti di pietre sono ritrovate nel sito e si pensa che ci saranno ancora centinaia da scoprire sotto il terreno. La cava delle pietre di calcare si trova a circa 1 km dal sito. Questi grandi e pesanti pilastri probabilmente erano cavati con l'utilizzo di strumenti in pietra, portati al sito e realizzati dagli scultori dell'epoca direttamente sull'altopiano del santuario. Considerando che stiamo parlando di un periodo di migliaia di anni prima della scoperta e l'utilizzo del metallo, questo ci fa pensare che scavare una pietra di 25 tonnellate da una cava e fare dei disegni perfetti dovrebbe essere un lavoro incredibile. Fra le pietre sono presenti anche alcune sculture in argilla con delle figure degli animali, le quali si possono confrontare con le statue sempre in argilla rinvenute nei siti neolitici di Nevali Çori a Sanliurfa e di Nahal Hemar vicino al Mar Morto in Israele.
Oggi si ipotizza che, a parte della lavorazione delle pietre per i loro riti religiosi, la caccia e la raccolta che fu l'attività principale dell'epoca, questo popolo locale si occupava anche dell'agricoltura del grano selvatico e altre risorse alimentari trovandosi in un ambiente molto fertile con il clima favorevole. Fu forse il cambiamento climatico a determinare la fine dell'insediamento di Gobeklitepe intorno al 8000 a.C, quando gli abitanti abbandonarono la zona dopo aver volontariamente seppellito con terra il loro santuario.
Oggi il sito è aperto alle visite, dove si continuano ancora i lavori di scavi, mentre piccoli monumenti ed oggetti ritrovati dal sito si possono vedere nel museo di Sanliurfa. Nel 2018 il sito archeologico è entrato nella Lista del Patrimonio del Mondo di UNESCO.
Un altro sito simile a Gobeklitepe è Karahantepe, anch'esso del periodo neolitico ed è una delle più recenti scoperte nel sudest della Turchia.