Yesemek

Yesemek fu la più grande cava e laboratorio di scultura del Vicino Oriente tra la fine del II millennio a.C e l'VIII secolo a.C. Si trova vicino al villaggio di Yesemek, a sud-est del distretto di Islahiye, nella provincia di Gaziantep. L'officina, dove lavorarono gli Hurriti locali, era operativa durante il regno del Re Suppiluliuma I nel XIV secolo a.C, quando la regione passò sotto il dominio ittita. Qui acquisirono importanza soprattutto gli elementi artistici ittiti, siriani, aramaici ed Assiri. Questo stile, noto come orientalismo, costituì il nucleo dell'arte greca influenzando le culture dell'Egeo che iniziarono a svilupparsi in Occidente. Verso la fine dell'VIII secolo a.C gli Assiri chiusero tutte le attività di produzione a Yesemek e portarono i suoi maestri ed artigiani in Assiria, lasciando tutto così com'era nel sito dove il tempo sembrava essersi fermato fino alla sua scoperta nel 1890. Gli scavi scientifici sono stati effettuati negli anni '50 e '60 da archeologi turchi.

Oggi il sito archeologico è un museo a cielo aperto dove vengono portati alla luce ed esposti più di 300 sculture, una gran parte fatti di basalto rosso. Sfingi, leoni della porta, leoni seduti, leoni alati, rilievi delle divinità della montagna, rilievi con scene di battaglia e pezzi architettonici sono esposti nei loro ambienti naturali. Si ritiene che la cava e il laboratorio di scultura di Yesemek fossero una scuola di scultura unica nel mondo antico, dove è possibile vedere sul posto le fasi dal taglio delle pietre dalla cava alla preparazione delle bozze e al completamento della scultura. Ciò dimostra l'importanza attribuita all'arte dalle comunità che vivevano in Anatolia all'epoca.