Ahlat è uno dei siti più sorprendenti della provincia di Bitlis. È un importante centro antico di arte e cultura turca, situato ad ovest del Lago di Van, a circa 44 chilometri a nord di Tatvan. La città si presenta come un museo a cielo aperto, con resti di secoli e civiltà diverse. Gli antichi Urartu chiamarono la zona come "Halad".
Intorno al XIII-XIV secolo Ahlat è diventata una città commerciale con una popolazione di circa 300.000 abitanti e la capitale politica di un vasto territorio. Era una città di cultura, artigiani ed architetti.
Nei cimiteri selgiuchidi di Ahlat, attualmente candidati per il Patrimonio dell'Umanità, ci sono più di 8 mila pietre monumentali con o senza iscrizioni fatte di pietra rossa vulcanica della zona. Questi cimiteri che coprono circa 50 acri furono usati tra l'XI e il XVI secolo. Alcune delle straordinarie opere in pietra possono essere viste nel museo archeologico. Sulle opere in pietra non mancano solo iscrizioni ma anche motivi geometrici, motivi vegetali e scritte stilizzate.
I kümbet sono dei mausolei a cupola di Selgiuchidi. Delle centinaia di kumbet originari di quest'area, oggi solo 15 di loro sono ancora in piedi, alcuni in cattive condizioni. I più spettacolari sono; Emir Bayindir Kumbet, Emir Ali Kumbet, Sceicco Najmuddin Kumbet, Usta Shagird Kumbet (noto come Ulu Kumbet), Cifte Kumbet, Hasan Pascià Kumbet, ed Erzen Hatun Kumbet.
Alcune delle moschee importanti e storiche di Ahlat che si dovrebbero vedere sono; Iskender Pascià del XVI secolo, Kadi Mahmut del XVI secolo, Bayindir del XV secolo.