Il Tempio di Artemide, noto come Artemision, fu costruito per la prima volta interamente in marmo durante il periodo arcaico nell'ottavo secolo a.C sopra un santuario dedicato alla dea madre Cibele, venerato dalla popolazione locale. Più tardi, durante il periodo ellenistico, il tempio divenne una delle Sette Meraviglie del mondo antico.
Nel corso dei secoli il tempio fu più volte danneggiato da guerre, incendi o inondazioni. Nel 6o secolo a.C il re Creso finanziò il suo restauro. Nel 356 a.C, la notte in cui nacque Alessandro Magno, il tempio fu incendiato da un folle chiamato Herostatus che voleva sempre essere ricordato in futuro; e così ci ha riuscito. Successivamente fu ricostruito dai cittadini di Efeso e per volontà di Alessandro durante il periodo ellenistico.
Il Tempio di Artemide aveva 127 colonne in stile ionico. Le sue dimensioni erano 55 x 115 metri, e alto 19 metri. Dal punto di vista architettonico aveva uno stile dipteros, cioé un edificio circondato da una doppia fila di colonne. Alcune delle basi delle colonne del tempio sono decorate con motivi in rilievo.
I primi scavi iniziarono nel 1869 da una spedizione archeologica sponsorizzata dal British Museum. Oggi, due statue di marmo della dea Artemide possono essere ammirate nel vicino museo archeologico nella città di Selçuk. Alcuni fregi del tempio oggi si trovano nella "Hall of Ephesus" del British Museum a Londra.